Trattenga il respiro; tolga l’inalatore dalla bocca e il dito dalla parte superiore dell’inalatore. Continui a trattenere il respiro per pochi secondi o fino a quando è a proprio agio. Agiti l’inalatore 4 o 5 volte per accertarsi che vengano rimossi eventuali oggetti e che il contenuto dell’inalatore venga mescolato in modo uniforme.

In tal caso assumere immediatamente un broncodilatatore a rapida insorgenza d’azione, interrompere subito la terapia con fluticasone propionato, rivalutare il paziente ed istituire, se necessario, una terapia alternativa (vedere paragrafo 4.8). L’efficacia ed il profilo di tollerabilità del fluticasone propionato consentono di trattare https://www.fricom.es/doping-la-triste-realt-dello-sport-moderno/ con questo steroide inalatorio anche i pazienti affetti dalle forme gravi che spesso devono ricorrere alla terapia con steroidi orali. In questi pazienti fluticasone propionato ad un dosaggio massimo di 2000 mcg al giorno può consentire un controllo adeguato della malattia riducendo drasticamente l’utilizzo di steroidi orali.

Nei bambini più piccoli sono necessarie dosi maggiori rispetto ai più grandi dovute alla ridotta efficienza della distribuzione del farmaco conseguente al minor calibro delle vie aeree, alla necessità di impiegare un apparecchio distanziatore ed all’aumento della quota di inalazione per via nasale. In tal caso lei deve essere trattato con particolare attenzione dal medico il quale dovrà monitorare regolarmente la sua funzione surrenale e interrompere gradualmente la terapia orale a seguito dell’introduzione della terapia inalatoria. Si consiglia pertanto di portare con sé un contrassegno indicante che potrebbe richiedere terapia supplementare con corticosteroidi durante periodi di stress.

  • Il rischio era maggiore in caso di dosaggi elevati, come quelli utilizzati nei pazienti con BPCO.
  • Questo è il motivo che la rende particolarmente appropriata nei bambini e nei soggetti che manifestano difficoltà nell’utilizzo degli inalatori.
  • Rimettere il contenitore sotto pressione nell’inalatore ed il cappuccio protettivo al boccaglio.
  • La necessità di ricorrere più frequentemente ai farmaci per il controllo della sintomatologia dell’asma indica un peggioramento del controllo della malattia; in tale circostanza il suo piano terapeutico deve essere modificato dal medico.

Il distanziatore può essere facilmente trasportato e non necessita di essere lavato ad ogni applicazione. Sulla base dell’età del paziente esso può essere utilizzato con boccaglio o con mascherina di dimensioni adeguate con una buona efficacia terapeutica. Il punto di partenza della terapia dell’asma è la gestione personalizzata, considerando i sintomi del paziente, il grado di ostruzione delle vie aeree, l’esposizione a fattori di rischio , senza dimenticare l’importanza dell’aderenza alla terapia. L’ asma è una malattia infiammatoria caratterizzata da ostruzione generalmente reversibile delle vie aeree inferiori spesso in seguito a sensibilizzazione da parte di allergeni.

Conseguenze di una scarsa aderenza al trattamento inalatorio

Si raccomanda di controllare regolarmente l’altezza di bambini che ricevono terapie prolungate con corticosteroidi per via inalatoria. Il trattamento dell’asma deve essere normalmente eseguito nell’ambito di un piano terapeutico adattato alla gravità della patologia; la sua risposta alla terapia deve essere verificata dal medico sia clinicamente che mediante esami di funzionalità polmonare. Questo medicinale è indicato nel controllo della malattia asmatica e delle condizioni di broncostenosi .

3 Periodo di validità

I pazienti devono essere informati della natura profilattica della terapia con fluticasone propionato per inalazione e che esso deve essere usato regolarmente anche dopo la risoluzione dei sintomi. Alcuni soggetti possono manifestare una maggiore sensibilità agli effetti dei corticosteroidi per via inalatoria rispetto alla maggioranza dei pazienti. La necessità di ricorrere più frequentemente ai farmaci per il controllo della sintomatologia dell’asma indica un peggioramento del controllo della malattia; in tale circostanza il suo piano terapeutico deve essere modificato dal medico.

La possibilità di ottenere nell’asma medio-grave la riduzione o l’eliminazione della dipendenza dai corticosteroidi sistemici è stato il primo obiettivo perseguito con l’uso di sferoidi topici per via inalatoria. A seguito di somministrazione sottocutanea nei ratti è stata riscontrata la presenza di fluticasone propionato nel latte materno in corrispondenza di concentrazioni plasmatiche misurabili. Tuttavia è probabile che, in pazienti in trattamento con fluticasone propionato alle dosi raccomandate per via inalatoria, i livelli plasmatici siano bassi. C’è stato un aumento di segnalazioni di polmonite in studi di pazienti con BPCO riceventi 500 mcg di fluticasone propionato (vedere paragrafo 4.8).

Pur se questo dato da solo non basta ad ipotizzare che a “proteggere” questi pazienti dalla letalità del COVID 19 sia stato l’utilizzo di ICS per le altre patologie preesistenti, come l’asma e la BPCO, questa ipotesi non appare così improbabile. In secondo luogo dati in vitro suggeriscono un ruolo degli ICS nella riduzione della replicazione dei coronavirus (incluso il SARS-CoV2). “Gli ICS – continuano i ricercatori – sono indirizzati direttamente ai polmoni e, pertanto, potrebbero aumentare la suscettibilità alle infezioni polmonari locali. Inoltre, il loro impiego si associa ad un innalzamento del rischio di polmoniti in soggetti asmatici o con BPCO”.

I corticosteroidi, farmaci derivati o a base di cortisone, inibiscono tempestivamente il rilascio dei fattori endogeni responsabili del processo infiammatorio. Alcuni tra gli steroidi inalatori più diffusi per la terapia inalatoria dell’asma sono il beclometasone, la budesonide, la flunisolide, il fluticasone. Gli steroidi inalatori sono solo minimamente assorbiti a livello ematico e quindi non sono gravati dagli effetti collaterali dei farmaci steroidei a somministrazione sistemica . La terapia inalatoria rappresenta il cardine del trattamento farmacologico dell’asma bronchiale e anche della Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva .

Si raccomanda di controllare regolarmente l’altezza di bambini che ricevano terapie prolungate con corticosteroidi per via inalatoria. Il trattamento dell’asma deve essere normalmente eseguito nell’ambito di un piano terapeutico adattato alla gravità della patologia; la risposta del paziente alla terapia deve essere verificata sia clinicamente che mediante esami di funzionalità polmonare, quando disponibili. La posologia del fluticasone propionato va adattata al singolo paziente in relazione alla gravità dell’asma ed alla fase della terapia. Nelle forme gravi un dosaggio massimo di 2000 microgrammi al giorno può consentire un controllo adeguato della malattia riducendo l’utilizzo degli steroidi orali.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Close
Sign in
Close
Cart (0)

No products in the cart. No products in the cart.